domenica 14 luglio 2013

DA DIMARO BENITEZ PREANNUNCIA I COLPI DEL NAPOLI

Prima conferenza stampa del neo allenatore del Napoli, Rafael Benitez, dall'inizio del ritiro di Dimaro. Finora il mister non si era concesso ai microfoni, concentrandosi esclusivamente sull'aspetto fisico e tecnico della squadra. Insieme allo staff di sua fiducia, il tecnico spagnolo ha iniziato le valutazioni dei giocatori durante i primi test. Test che daranno una ulteriore linea di mercato al ds Bigon. Perché se è vero che si sa dove comprare, è tanto vero che anche il mercato in uscita non è argomento di secondo piano, sia dal punto di vista tecnico, sia economico (vedi le richieste per Gargano, Fernandez, Zuniga). 
E' un Rafè molto sorridente quello che si è visto davanti alla folta schiera di giornalisti, alcuni anche dall'estero. Qualche battuta addirittura, tutt'altra storia rispetto al suo predecessore...parole preziose per Hamsik, Mertens, Callejon (a proposito si pronuncia Cagliehon, il mister ci tiene...), Insigne e Pandev. Alla domanda, inevitabile, su Cavani, Benitez risponde che per adesso è ancora un giocatore del Napoli, ma la scritta "pas pour longtemps" sembra uscire in sovraimpressione...
La parte migliore e più attesa è quella in cui Rafa conferma che la squadra si rinforzerà e che la società non cerca giocatori che facciano scalpore col nome, ma gente disposta al sacrificio, calciatori che si adattino al modulo e che abbiano buona tecnica e abnegazione tattica. 
Chiarito anche il discorso modulo. 
Sarà ovviamente 4-2-3-1 ma Benitez ha assicurato che si potrà cambiare in corsa, se i giocatori lo seguiranno.
Una parentesi su Valon Behrami, reduce da una stagione eccellente. Il mister ha dichiarato di averlo schierato ala destra e aver chiesto al giocatore come si trovasse. Risposta: non troppo bene. L'allenatore ha comunque chiarito che non è questa la posizione in cui sarà utilizzato e ci ha tenuto a dirlo in conferenza stampa anche per tranquillizzare il giocatore.

domenica 7 luglio 2013

World War Z: era meglio che vincevano gli Zombie

Ebbene si.
Io sto con gli Zombie.

Oramai, specie nell'ultimo decennio, le rappresentazioni cinematografiche dei non morti, si sono moltiplicate. Il più delle volte si tratta di flop, pellicole mosce, dirette da pessimi registi, i quali sono convinti che basti mettere qualche morso e due braccia staccate un po' qui e un po' là, per fare un buon film sugli zombie. Con buona pace dei romeriani affezionati, che puntualmente, escono di sala (se ci vanno).
Direte: ma questo non è un film sugli zombie.
No?
E allora siamo rovinati, perché davvero c'è poco altro. Pitt si conferma tremendamente inespressivo, ma non lo fa apposta (come Pozzetto in "Sono fotogenico") e manco gli viene bene. Chiariamoci, una bella faccia immutabile ci sta a pennello se ti chiami Nicholson, Washington, De Niro o Al Pacino. Ma Pitt non lo si può guardare. Nel cast c'è spazio anche per un cameo del nostro Pierfrancesco Favino, attore che apprezzo molto, ma poco convincente così come tutto il cast..
Il film è un visto e rivisto senza alcuna novità o variazione sul tema. Abbiamo la classica epidemia con caos iniziale e migliaia di morti sullo schermo, da cui ovviamente scampano miracolosamente Brad e famiglia (per l'occasione il traffico si apre per far passare il veicolo dei protagonisti, mentre fino ad un minuto prima era tutto intasato...).
Abbiamo un bel quartier generale con burocrate in nero -in tutti i sensi nero, vestito nero, incazzato nero, incasinato nero -, comandante dell'esercito con pugno di ferro, il solito richiamo alle armi del "miglior uomo che abbiamo" - Pitt - e un paio di bimbette piagnucolanti.
Si aggiunga una lista di personaggi senza alcuna funzione o messi lì a caso: prigioniero della Cia in carcere, personale del centro ricerche (Favino a parte), moglie del protagonista, dottore-zombie morso da paziente.
Tuttavia, il film avrebbe potuto dare ugualmente qualcosa, se non altro in termini di adrenalina, con un opportuno sviluppo della parte action con gli Zombie. Senza scomodare The Walking Dead (almeno la first season), qualche lotta in più, teste mozzate e sangue a volontà sarebbero state utili alla causa...

Risultato: addormentato. Ultimo minuto ricordato: minuto 47. Portato a termine con estrema fatica, giusto per vedere se c'era qualche cosa di positivo.
Nulla, a parte la scritta FINE.

Clamoroso: fiammata Napoli per Damiao!

leandro damiao ad un passo dal napoli
Dall'Inghilterra la danno per cosa fatta: Leandro Damiao è un calciatore del Napoli o quasi. E' lui il sostituto su cui si sarebbe buttata la dirigenza azzurra ormai orfana del Matador Cavani (Psg). Queste le parole dell'agente del giocatore, Vinicius Prates, a
conferma del forte interesse del Napoli: "C'e' un altro club oltre al Southampton che intende prendere il giocatore. L'interesse è forte, si può fare"

lunedì 17 giugno 2013

Cavani - City: Dzeko fa saltare tutto

E' fatta. O meglio, era fatta. L'agognata telenovela Cavani sembrava
giunta al suo epilogo, con un'offerta del City ai limiti dell'irrifiutabile: 40 milioni cash + Edin Dzeko. Il presidente Aurelio De Laurentiis, stando alle indiscrezioni trapelate in queste ultime ore, aveva espresso parere favorevole, conscio di "accontentare" il neo allenatore Rafael Benitez con un degno sostituto del "Matador". E invece, arriva il rifiuto che non ti aspetti. Il gigante bosniaco dice no al Napoli, complicando ulteriormente una trattativa che si trascina (su più fronti, specie sponda Real) da mesi. Difficilmente il City rilancerà l'offerta mettendo sul piatto tutta la clausola di 63 milioni. L'altra contropartita papapile, Tevez, non è graditissimo da Benitez e non darebbe le stesse garanzie di Dzeko: Inolte altri club sono già a buon punto sull'argentino. A questo punto, a meno di clamorose offerte proprio del club madrileno, il destino di Cavani sarà ancora all'ombra del Vesuvio.